lunedì 22 dicembre 2008

Ora che tutto è finito, per te.
Mentre io sono ancora qui piena di rabbia e di domande e di insulti.
Ora che sei così convinto di stare meglio.
Ora che ti senti davvero realizzato, libero ed indipendente.
Ora che godi nel sentirti triste.
Ora che pensi che quella pena possa essere lontanamente vicina a me.
Ora che non sai nemmeno spiegarti le cose, ora che cerchi addirittura compassione.
Ora che menti, come sempre.
Che alcuni argomenti sono tabù.
Ora che credi che possa di nuovo essere per sempre.
Ora che sorridi senza motivo.
Ora che non ammetti di essere morto dentro, ora che non vuoi ricordare di aver iniziato a vivere in un vagone della metropolitana.
Ora che credi di respirare ancora, mentre invece cazzeggi in apnea.
Ora, mi chiedo io, che senso ha abbassare il volume?
Sai che la linea di basso c'è, esiste.
Menti a te stesso regolando l'audio.
Ma un giorno il fischio sarà così forte e improvviso che i danni saranno permanenti.
Vedi che succede a non tenere il volume giusto?
Il volume dell'anima.
E' un nodo che puoi coprire ma non sciogliere, come quello al mio stomaco.

Mi si è sporcato il cuore, di nuovo.

domenica 9 novembre 2008

...Una parola pura e semplice: FUNZIONA.

Se volevate farmi incazzare ci siete riusciti, le viscere gorgogliano, la lingua si affila, il ticchettìo accompagna, la rabbia sale, la tortura è imminente.

Se non riesco neppure a sembrare vagamente poetica, se nemmeno dalle emozioni posso tirare quel filo color sabbia che porta dritti alla verità, a ciò che sento, forse è davvero.

Davvero cosa? Vi starete chiedendo.
E se lo fate, allora non lo è poi così tanto.

Si scervellino quelli di voi dotati di materia prima per farlo.
Gli altri, non ci provino neppure, se ne vadano di qui.

martedì 28 ottobre 2008

Quando la persona che ti conosce meglio al mondo ti dà della puttana, qualche dubbio ti viene.



Questo fino a quando non ti ricordi che la persona che ti conosce meglio al mondo in realtà è un'altra, e dice che la storia della puttana è una stronzata alluncinante.

Lì respiri di nuovo.

lunedì 20 ottobre 2008

"Ma sai, in fondo, a me va bene così, o almeno così percepisco la coscienza.
Mi son dannata tante di quelle volte, che adesso metto l'anima in quiete.
Sono CALMA, per una volta. Regisco come una vedova. Pacata, in silenzio. Un po' di lacrime e poi, attendo. Attendo che si faccia sentire. Aspiro ad un richiamo, di entrambi, ma per ora, sento solo l'eco dei singhiozzi. E poi, che cosa posso mai sperare? Il cuscino è ancora bagnato."

venerdì 13 giugno 2008

Allora:
Rompete tutti il cazzo menandovela con i vostri voti squallidi credendovi Dio in terra.
Adesso tacete:
7 7 7 7 7 7 8 8 9 9 voti della pagella
17 punti di credito
media finale 7,6 nessuno di voi ha fatto meglio

Zitti.

mercoledì 14 maggio 2008

Scopro e riscopro costantemente di volerti.
E di nuovo, mi immagino vestita di rosso..

Perchè si deve aver paura della spontaneità?

domenica 11 maggio 2008

E' solo che voglio scrivere, non chiedetemi per chi.
Che voglio ribadire il concetto di orgoglio, la DOTE che ho, perchè è una dote.
Perchè ad un certo punto, quando stanno per sputarti in faccia, è l'unica cosa che ti dà la forza di girarti, con rischio di non veder più quelle labbra, quelle stesse labbra che volevano offenderti.
Quelle labbra che, evidentemente, non hai morso abbastanza.
E ne hai voglia.


Senza volto, anonimi.
Non è forse quello che siamo?

lunedì 28 aprile 2008

Bramo la carne.
Rosso, voglio un vestito rosso.
E TU, vero o irreale che tu sia, tu mi fai morire.

giovedì 20 marzo 2008

Presa in giro.
Non mi piace.
Potrei stare qui tutta la vita a scrivere frasi poetiche di attimi d'illusione accesa.
Risulterei colta, intelligente, sagace, ironica.
Saprei calibrare le parole ed avrei l'ammirazione
di buona parte della gente.
Ma non ne ho voglia, ho solo una frase in mente.
So che non è elegante e che "le cose non si risolvono così".
Ma io mi sfogo di professione e non posso permettermi sempre il lusso dei filtri.


...


MA FOTTITI

giovedì 28 febbraio 2008

Tradita. Ecco come mi sento.
Tradita da chi credevo vicino, unico.
Tradita.
No more Will, no more Grace.
Solo io e te.
Anzi, la sai una cosa?
Una frase con "io e te" non ha più senso oramai.
E' assurdo anche solo scriverla.
Anche solo pensarla.
Anche solo sentirla.
Men che meno viverla.

martedì 26 febbraio 2008

Quando una persona nasce con un Q.I. basso c'è poco da fare. Inutile sottolineare tutte le sue buone qualità e cercare di passare oltre. Perfettamente inutile anche far finta che non sia così.
Non concepisco il sentirsi in colpa per giudicare stupida una persona che è, in effetti, stupida.
E non capisco che senso abbia starle accanto.
Gli idioti stiano con gli idioti.
E' la legge della natura.

sabato 23 febbraio 2008

Leggo il tuo passato ancora, anche se so che ogni volta mi prende un crampo allo stomaco e mi incazzo.
Perchè penso che tutto è accaduto troppo in fretta, penso che mi mancano le tue parole di voglia di avermi quando non puoi. Perchè tu hai sempre potuto. E questo non si cambierà. Sulla tua pagina leggo della prima, poi di quella dopo e di quella dopo ancora. Che t'hanno illuso o non t'hanno mai voluto. Ma per loro hai scritto. Le volevi, le desideravi; ma non potevi averle. E questo ti faceva dire cose strabilianti.
Io ci sono dall'inizio, e per me hai solo il tempo di un misero post felice ogni tanto.
Credevo di meritarmi di più.
Credevo di meritare il tuo dolore.
Me lo prenderò, se si dovesse rivelare necessario per la psiche.
Ammesso che ne abbia ancora una, e che non sia ancora lì a leggere.

martedì 19 febbraio 2008

Dire ad una persona "Ti voglio bene" vuol dire dirle "Tu hai il potere di farmi soffrire".
Dio, quanto ci stai riuscendo.

mercoledì 13 febbraio 2008

Ho una curiosa abitudine.
Ad alcune persone do 2 secondi di prova.
In alcune scorgo la luce, in altre un'ombra fioca.
Il resto è al buio.
Così va, non tutti mi meritano.

mercoledì 30 gennaio 2008

Visto? Lo sapevo, me lo sentivo.
Lo annusavo nell'aria beffarda.
E' quella strana sensazione di non essere considerati del tutto, dell'essere, sì, diciamo importanti...
Quel "diciamo" - lo odio, Dio se lo odio - ti fa mollare la presa, che prima era saldamente attaccata al raziocinio..
Ma ora no, ora parla lo stomaco.
E dice "stronzo". Si, urla solo insulti. E sembra stare meglio.
Ma tu? Che poi sono io? Le licenze poetiche non alleviano il dolore, la rabbia.
E allora che fare, prendere in mano la vita, provare a dirsi che non è importante, che uno strazio di fottuta spiegazione ci sarà, la darà. Ma non basterà, come sempre.
Pentirsi di aver scritto, e volerlo rifare.
Morire.



Mrs. Dalloway said she would buy the flowers herself...
Leggera.
Come pochi possono sperare di essere, così in pace da non avere desideri.
Ma sempre sul chi vive, perchè la vita mi ha insegnato, i momenti sereni sono fatti per poter essere sconvolti.
Perciò, niente illusioni, rimango qui.

domenica 20 gennaio 2008

Tu, che hai deviato i miei pensieri quando meno avresti dovuto.
E tu, che credevo potessi essere un pericolo per lui ed invece sei diventata un pericolo per me.
La figura che fluttua dentro di me ha preso forma in una tua pagina, svegliandomi.
Dal ferito al pericolo alla debole all'aggressore.
Odierà quella pagina?
E tu, perchè ti fai vedere ora quando ormai avevo molto più che dimenticato il tuo volto traditore?
Questioni in sospeso, su di una trave color argento. In mezzo al nulla dei miei sensi di colpa.

sabato 19 gennaio 2008

Vorrei sentirti qui ancora per un secondo e immaginare le tue mani.
Assaporare la tua espressione e comprendere le tue labbra.
Vivere un tuo tocco, solo una volta.
Per poter smettere di pensarci.
Mi fai far male e non vorrei.
Sono gelosa di cose che mai son state mie.
Frasi a cui mi sento destinata.
Ma no, oggi, come ieri non è così.
E domani nemmeno.
La verità è che forse tu mi hai lasciata andare.
E forse non avrei voluto poi così tanto.

venerdì 18 gennaio 2008

Ho voglia di novità.
Di sentire ancora quel particolare odore di nuovo e spaventoso.
Quella sensazione che si infila sottopelle e graffia, così che tu non possa dimenticarla mai. Quel dolore che brami. Quello squarcio d'avventura.
Aspetto.