lunedì 22 dicembre 2008

Ora che tutto è finito, per te.
Mentre io sono ancora qui piena di rabbia e di domande e di insulti.
Ora che sei così convinto di stare meglio.
Ora che ti senti davvero realizzato, libero ed indipendente.
Ora che godi nel sentirti triste.
Ora che pensi che quella pena possa essere lontanamente vicina a me.
Ora che non sai nemmeno spiegarti le cose, ora che cerchi addirittura compassione.
Ora che menti, come sempre.
Che alcuni argomenti sono tabù.
Ora che credi che possa di nuovo essere per sempre.
Ora che sorridi senza motivo.
Ora che non ammetti di essere morto dentro, ora che non vuoi ricordare di aver iniziato a vivere in un vagone della metropolitana.
Ora che credi di respirare ancora, mentre invece cazzeggi in apnea.
Ora, mi chiedo io, che senso ha abbassare il volume?
Sai che la linea di basso c'è, esiste.
Menti a te stesso regolando l'audio.
Ma un giorno il fischio sarà così forte e improvviso che i danni saranno permanenti.
Vedi che succede a non tenere il volume giusto?
Il volume dell'anima.
E' un nodo che puoi coprire ma non sciogliere, come quello al mio stomaco.

Mi si è sporcato il cuore, di nuovo.

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